Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 

Chi l’ha detto che l’Educazione Civica è una disciplina a sé, “sganciata” dalla realtà e lontana dagli interessi degli alunni? Al contrario, essa può permettere l’acquisizione di nuove competenze in modo trasversale e trans- disciplinare, coinvolgente e originale ... a dirlo sono gli alunni di 5^F che hanno deciso di lasciare una testimonianza della loro esperienza ... Giornalmente siamo sottoposti ad un carico di studio non indifferente e uno dei modi migliori per poter apprendere una disciplina “reale e contemporanea”, come l’Educazione Civica, è quello di stimolare gli alunni attraverso attività creative e competitive.

Quest’anno, infatti, la scuola ci ha proposto di partecipare ad un concorso dell’UNESCO “I Siti del Patrimonio Mondiale UNESCO come testimonianze di Pace e Diritti Umani”. Tre alunne della nostra classe, hanno aderito a questa iniziativa e hanno realizzato, con la guida e il supporto della prof.ssa R. Ciccia, referente di Ed. Civica, degli elaborati sulla tematica proposta, ricevendo una menzione d’onore. Nello specifico il racconto dell'alunna Marta Fortunato, ha considerato questioni vicine a noi studenti, come la scelta universitaria e il futuro, riaffermando il valore del Grand Tour artistico, parte essenziale dell’educazione dei giovani aristocratici a partire dal XVII secolo, valorizzando alcuni dei 58 siti patrimonio Unesco italiani. La narrazione affronta il gap generazionale presente nelle nostre calorose famiglie rielaborando il concetto di “errore” come opportunità unica di imparare il ruolo identificativo del nostro patrimonio, della nostra cultura e della nostra produzione artistica, con riferimenti all’evoluzione delle convenzioni che salvaguardano e tutelano i siti culturali e naturali: la Convenzione Unesco del ‘72, la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Immateriale del 2003 e Convenzione di Faro del 2005. L’alunna Sveva Anna Perruccio, invece, ha messo in evidenza nella sua poesia il ruolo dell’“uomo moderno” nella nostra società in cui si accentua uno scontro tra natura e tecnica e predomina un uomo incapace di riconoscere la bellezza e la ricchezza di quanto lo circonda, ormai convinto di poter dominare su tutto come padrone indiscusso. Ne sono una prova i disastri ambientali, il cambiamento climatico ed il degrado di importanti monumenti storici, dovuti anche ad atti vandalici, segni tangibili della disattenzione e, al contempo, dello sfruttamento dell’uomo a discapito della natura. L’alunna Fatima Maria Russo, infine, ha realizzato un elaborato di grafica digitale e testuale, che mette in luce la figura di San Michele, “capo supremo dell’esercito celeste”, l’Arcangelo degli angeli in guerra contro il male, l’Angelo-guerriero di Dio che lotta contro il demonio che è responsabile del male nel mondo. San Michele è il protettore del popolo cristiano; a lui sono dedicati dei santuari meta di pellegrinaggi. Non va dimenticato che proprio la Puglia ospita a Monte Sant’Angelo il santuario di San Michele, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Ma non è finita qui! Il nostro percorso è andato avanti: ognuno di noi, coordinati dalla prof.ssa Ciaccia, ha avuto la possibilità di realizzare un qualsiasi tipo di elaborato sulle tematiche “Arte e valori” e “Città e sostenibilità”, dando libero spazio alla fantasia, creatività e curiosità. In particolare, relativamente alla prima area, le alunne Alessandra Surico e Sveva Anna Perruccio, partendo da una riflessione sulla condizione odierna, quale è quella della guerra in Ucraina, hanno approfondito il ruolo e l’importanza dell’arte nella drammaticità generata da uno scontro disumano. Alessandra ha realizzato un quadro raffigurante un soldato ed un bambino, simboli rispettivamente di distruzione e speranza, espresse sia dall’ingenuità del fanciullo, che dallo scudo variopinto del soldato. L’idea del dipinto è stata, inoltre, ripresa “in versi” da Sveva Anna che, nella poesia da lei scritta, ha messo in evidenza il ruolo dell’arte, come simbolo di rievocazione di un sentimento puro che sopravvive e lotta affinché il mondo non si riduca ad un’immagine in bianco e in nero. Fonte di ispirazione è stato il concept delle opere di Banksy, un artista britannico, considerato uno dei maggiori esponenti della street art. Le sue opere sono spesso a carattere satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l’etica. È evidente il richiamo alla “ginnasta in equilibrio tra le macerie”, un’immagine della resilienza del popolo ucraino, in equilibrio tra paura e speranza, un elogio della vita che continua, nonostante la distruzione. Questi lavori sono sicuramente il risultato di dedizione, approfondimento personale delle tematiche proposte e sinergia tra alunni e docente che hanno voluto sperimentare delle nuove modalità di approccio alla disciplina nella consapevolezza di quanto sia necessario attivare il proprio senso civico, ricordandosi sempre che siamo noi gli autori del nostro futuro, è come essere davanti ad una tela bianca, sta a noi decidere come colorarla.

Concorso UNESCO - Fortunato Marta

Concorso UNESCO - Perruccio Sveva Anna

Concorso UNESCO - Russo Fatima

ED. CIVICA - Sveva Anna Perruccio

ED. CIVICA - Surico Alessandra

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